FAMIGLIA: progetto “ Nazaret”

Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Anche Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo. …… Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret.

 Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.

 (Lc.2, 4-7; 39-40)

Premessa: La condizione insoddisfacente dell’educazione cristiana delle nuove generazioni è in gran parte discendente dal declino nella trasmissione dei valori da parte delle famiglie.  La famiglia, oggi ancor più di ieri, è un soggetto che necessita di protezione e di sviluppo, sia da parte della Chiesa che dello Stato, di fronte alle moderne deviazioni o negazioni e minacce (aborto, divorzio, eutanasia ecc.). Per questa ragione l’Associazione intende impegnarsi in un’opera di discernimento e di accompagnamento formativo delle famiglie, perché esse siano più vicine possibili alla famiglia ideale, quella di Nazaret, perchè diventino sempre più ‘piccole isole di vita cristiana in un mondo incredulo’  e possano così essere significative per tutte le altre famiglie e per la società. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso percorsi specifici per far sì che la famiglia diventi sempre di più protagonista e destinataria della consapevolezza di essere luogo di relazioni autentiche, di crescita umana e cristiana, di ascolto della Parola di Dio, di accoglienza, ospitalità e di partecipazione alla costruzione di una comunità umana a “misura d’uomo’, primo tempio e scuola, sorgente della vita, fondamento dello sviluppo personale e sociale degli individui, fondato sull’amore.

Finalità:

. rendere le famiglie sempre più consapevoli del dono e della grazia del matrimonio cristiano aiutarle a tenerne viva quella originalità che rende la famiglia cristiana un’esperienza straordinaria e unica.

. costruire percorsi di condivisione, di dialogo, di formazione e di riscoperta della fede anche attraverso l’aiuto reciproco tra famiglie nel tempo della prova e della difficoltà.

. promuovere nei genitori la consapevolezza del primario compito di accoglienza e di cura della vita in tutte le sue forme e stagioni.

. sostenere la famiglia nell’essere “piccola chiesa” che capace di comunicare la buona notizia del Vangelo sia al proprio interno, attraverso l’educazione della fede dei figli, sia all’esterno nei confronti delle altre famiglie.

. riconoscere e favorire la soggettività della famiglia sia nella vita della comunità cristiana che in quella della realtà sociale.

. offrire a quanti hanno ricevuto il Sacramento del Matrimonio un’occasione formativa specifica per loro stessi e perché, successivamente, possano farsi promotori di pastorale familiare nella loro parrocchia.

Modalità
:

Lo stile del gruppo famiglia (o coppie di coniugi) è quello della condivisione, dell'ascolto reciproco e della vicinanza premurosa e discreta.

Si propongono incontri, non necessariamente settimanali, di stimolo per continuare poi, ciascuno nella sua vita e famiglia, ad approfondire le tematiche proposte, con il descritto stile familiare, da ‘salotto di casa’, che non escluda la partecipazione dei figli e che prevedano anche momenti di convivialità. In parrocchia, i gruppi adulti di AC dovrebbero farsi promotori del coinvolgimento dei genitori dei ragazzi dell’ACR, specie durante le iniziative da questa promosse quali la Festa del Ciao o i campi estivi, affinché questi riscoprano i valori della fede, conoscano la proposta formativa dell'AC, si impegnino nel ruolo primario dell’educazione dei figli, attraverso una intesa educativa in piena collaborazione e sostegno degli educatori.

Per quanto concerne la pastorale sul primo annuncio, sono elementi irrinunciabili e struttura essenziale delle proposte la testimonianza della carità, come via privilegiata per l’evangelizzazione, sostenuta da una fede matura e consapevole, il dialogo schietto e cordiale con le persone, per far emergere interessi, interrogativi, ansie e speranze, riflessioni e giudizi, che confluiscono nel desiderio di dare o ridare un senso alla vita, la narrazione dell’evento pasquale come la vera, efficace “buona notizia” per colui che la comunica e colui che la riceve, per l’uomo di oggi e di sempre, il metodo dell’ascolto, del dialogo e del confronto con testimoni e coppie più adulte, che si avvarrà dei diversi linguaggi comunicativi (audiovisivi e multimediali, artistici e musicali) nella costante ricerca della correlazione tra vita e fede.

Destinatari:

Tutte le famiglie della parrocchia, in particolare le giovani coppie. 

Possibili iniziative:

. Incontri formativi e di spiritualità per coppie seguendo l’itinerario proposto dall’AC.

. Collaborazione con il Parroco nella promozione e animazione di incontri con i genitori dei bambini dell’iniziazione cristiana (catechismo e ACR) su tematiche educative e relazionali.

. Campo scuola per le famiglie.

Strumenti:  Rilettura e approfondimento dell’Enciclica “Humanae vitae” di Paolo VI ed all’Esortazione Apostolica “Familiaris consortio” di Giovanni Paolo II.

Tempi:

Tutto l’anno.

Sussidi:

Cammini formativi di AC. Sussidi per la pastorale familiare.
Materiali audiovisivi.


Materiale scaricabile:

LA FAMIGLIA DEL MONDO (a cura di Giovanna De Carolis)